In questo nostro articolo di oggi vogliamo raccontarvi di borgo vecchio palermo in modo tale che, durante una vacanza a Palermo, sapete benissimo cosa vedere e qual è la sua storia. Passeggiando lungo le strade di alcuni rioni della bella città del capoluogo della Sicilia, si ha l’impressione di stare in uno dei suk di una qualsiasi città musulmana.
In tal modo ci sono alcuni mercati che sono stati realizzati durante la dominazione araba, ed ancora oggi, si possono benissimo notare l’aspetto, le consuetudini del vendere e del comprare, ma anche i colori, gli odori, l’usanza di sommergere strade e di piazze con banchi e tendoni variopinti. I mercati di Palermo rappresentano comunque il luogo ideale per un autentico tuffo nel passato e nelle tradizioni del popolo palermitano.
I mercati storici della città di Palermo sono dei veri e propri monumenti viventi e non si può sicuramente visitare questa splendida città senza ammirare gli spettacolari e i pittoreschi mercati. Essi sono di fatto quasi una sintesi dell’indole colorita e soprattutto della cultura poliedrica e cosmopolita tipica della zona del palermitano.
Ad ogni modo, comunque, mentre ci si addentra nelle viscere di questi mercati si viene costantemente accompagnati da tipici richiami fatti ad alta voce, molto spesso anche in modo colorito, dai vari ambulanti che usano questo metodo per invitare a comprare la propria merce.
Questo pittoresco invito viene chiamato “abbanniata” in quella che è la lignua dialettale palermitana. In effetti, una buona parte dello spettacolo, è anche quello di ascoltare la “musica folkloristica” tipica dei mercati storici in cui si può acquistare di tutto un po’, ma soprattutto frutta, verdura, carne ed anche pesce. Basti pensare che ogni palermitano che si rispetti, sa perfettamente quale mercato scegliere in base a che cosa si deve comprare e i più importanti mercati sono: Ballarò, la Vucciria, il Capo, il Borgo Vecchio.
Cosa c’è da sapere su borgo vecchio palermo?
Il quartiere di Borgo vecchio si sviluppa precisamente nella zona settentrionale della città, proprio a ridosso del Politeama e si estende fino al porto. Il mercato alimentare occupa proprio una zona che insiste particolarmente sulle vie Scinà, Principe di Scordia, Ximenes ed anche la piazzetta Nascè.
Al suo interno, sono posizionati anche degli esercizi commerciali e delle aziende artigianali, come lavoratori del legno e del ferro, mentre ai margini della piazzetta Nascè si trovano molteplici officine meccaniche. La formazione del quartiere risale all’anno 1556, in seguito alla costruzione del nuovo porto e successivamente divenne poi sede abitativa di pescatori e marinai.
In origine il Borgo Vecchio si estendeva in quell’area che era compresa fra la porta S. Giorgio e la chiesa S. Lucia. E inoltre c’è da dire che l’esponenziale crescita del quartiere è stata dovuta all’immigrazione di artigiani e di commercianti che, dalle altre zone italiane, vennero a stabilirsi poi al Borgo, sospinti dalle promesse di sviluppo che erano state fatte ai cittadini palermitani.
Negli ultimi anni comunque, come già accade per altri mercati storici della città, sappiamo che il Borgo Vecchio è stato oggetto di gentrification urbano, vedendo la crescita della presenza giovanile ed anche turistica nelle ore notturne, particolarmente attratta dai molti pub oltre che hotel e b&b.